Il caos mediatico sollevato da Salvini mette in mostra i problemi dell’Italia. Ecco perché non è possibile fare la Nutella (solo) con le nocciole italiane.
Lo sfogo di Salvini sulla Nutella, cui ha fatto seguito un passo indietro da parte dello stesso leader della Lega, ha scatenato un dibattito sui social e non solo. Con un messaggio a sorpresa, l’ex vicepremier aveva fatto sapere di non essere intenzionato a consumare la nota e gustosa crema per l’origine della materia prima: la Turchia, dalla quale provengono le nocciole utilizzate. Una polemiche sterile visto che la Ferrero non potrebbe muoversi diversamente o comunque non può fare affidamento solo sulla produzione italiana.
Perché non è possibile fare la Nutella (solo) con le nocciole italiane
Nel caso della Nutella l’autarchia è impossibile. In parole povere, niente nocciole straniere niente Nutella. E il motivo è matematico, semplice anche se preoccupante. La sola Italia non riesce a produrre una quantità di nocciole tale da soddisfare la richiesta della Ferrero. In altre parole, per fare la Nutella non basterebbero tutte le nocciole prodotte dall’Italia.
La produzione dell’Italia e il fabbisogno della Ferrero
Nel 2017-2018 sul territorio italiano sono state raccolte 125.000 tonnellate di nocciole circa. Parliamo di un buon 14% della produzione mondiale. Numeri quindi notevoli. Ma non sufficienti per garantire la produzione della Nutella. Stando alle stime, la Ferrero ha bisogno del 20% circa della produzione mondiale per produrre la gustosa crema spalmabile. A questo punto non c’è bisogno di calcoli particolarmente complessi per comprendere che la società di Alba deve necessariamente guardare all’estero per la sua produzione.
Il problema quindi non è della Ferrero ma dell’Italia, che non riesce a soddisfare la richiesta di una delle sue aziende iconiche.
